Nuova ondata di dati positivi sta contraddistinguendo il mercato italiano dei mutui, che anche nell’estate 2016 sta evidentemente conseguendo una buona spinta. Il mese di agosto, l’ultimo al quale possiamo riferire dei dati puntuali, si è infatti chiuso con elementi statistici molto positivi per quanto concerne i nuovi mutui e per quanto attiene le surroghe sottoscritte dagli italiani.
Stando all’ultimo barometro CRIF, che analizza i dati relativi a più di 78 milioni di posizioni creditizie in Italia, infatti, la crescita registrata ad agosto 2016 rispetto ad agosto 2015 è stata pari all’11,5%, garantendo pertanto una rapida inversione di tendenza rispetto a quanto fosse stato registrato a giugno e a luglio. Di contro, è anche vero che nel mese di agosto cala l’importo medio, ora pari a 121.918 euro, per il valore più basso del 2016.
Insomma, evidenziando la natura dei dati CRIF, sembra che agli italiani sia tornata la voglia di comprare casa, spinti anche (o soprattutto?) da condizioni di onerosità estremamente interessanti sul fronte dei tassi. L’incremento della domanda cumulata di mutui, negli ultimi otto mesi, è infatti stato pari al 12,2% su base annua: non certo i livelli del 2010, con i quali il gap è ancora del 6,6%, ma comunque un dato più rassicurante rispetto a quanto non fosse accaduto nella parte peggiore della crisi.
Infine, dai dati statistici emerge come chi domanda un mutuo punti a ottenere soprattutto una cifra compresa tra i 100 e i 150 mila euro (il 29,4% delle richieste), o una cifra inferiore a 75.000 euro (il 27,7%). La durata del mutuo rimane molto lunga: la fascia preferita è infatti quella compresa tra i 16 e i 20 anni (il 23,8%) seguita da quella tra 11 e 15 anni (19,4%). Per quanto attiene i richiedenti, la classe che si indebita di più è quella tra i 35 e i 44 anni (36%).